Statuto-Terzo Capitolo

La vita nello Spirito

“Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri …”
(1Pt 4,10)

12. L’esperienza di fede
Gesù ha dato la vita per ogni uomo e invita i suoi discepoli a testimoniare con la propria esistenza la grandezza e l’universalità del suo amore. Partecipi di questo mistero di salvezza, i Cooperatori dell’Opera di S. Dorotea vivono l’esperienza della fede come relazione che fonda e alimenta il rapporto personale con Cristo e si incarna in una storia concreta. La loro vita quotidiana diventa, in tal modo, il luogo in cui ciascuno può incontrare il Signore e realizzare la propria santificazione personale 31.

13. La passione per il bene del fratello
I Cooperatori, animati dalle parole del Vangelo “Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra ed altro non voglio se non che si accenda” che Don Luca ha lasciato come sua eredità spirituale, fanno propria la sollecitudine di Gesù per la salvezza dell’uomo. Riconoscono in ogni persona l’immagine di Dio e risvegliano nella propria vita la“passione per il bene del fratello”, esprimendola in gesti concreti di amore.

14. Il cammino spirituale
Per crescere nella dimensione relazionale della propria fede e imparare a leggere la storia con lo sguardo di Dio, i Cooperatori:
• si educano alla preghiera, all’ascolto e alla contemplazione della Parola, che illumina il senso della loro vita personale e sociale;
• partecipano alla vita sacramentale e liturgica, ‘segno’ efficace della presenza viva del Signore celebrata nella comunità e riscoperta negli avvenimenti lieti e tristi della vita quotidiana;
• si aprono al cammino della conversione, riconoscendo la realtà del proprio limite e del proprio peccato e affidandosi alla misericordia del Padre.

15. La testimonianza delle Beatitudini
Di fronte alle situazioni di difficoltà, ingiustizia e sofferenza che segnano la storia e la vita dell’uomo, i Cooperatori si lasciano interpellare dal discorso delle Beatitudini che Gesù rivolge ai suoi discepoli. Illuminati dalla Parola essi comprendono la forza che scaturisce dall’esperienza di chi segue i criteri evangelici di povertà e castità, mitezza e misericordia, giustizia e perdono. L’adesione allo spirito delle Beatitudini suscita il desiderio di conformare all’annuncio di Gesù il proprio stile di vita e di impegnarsi nella evangelizzazione della cultura e della vita sociale.

16. Memoria e celebrazioni
Accogliendo l’eredità spirituale del Fondatore, che a Santa Dorotea affidò la nascita e lo sviluppo della Pia Opera, i gruppi dei Cooperatori, il 6 febbraio, celebrano con la comunità delle suore dorotee la festa di questa santa che, con la sua testimonianza, favorì la conversione delle giovani Crista e Callista. Don Luca era persuaso che i santi avessero un messaggio di vita da comunicare a tutte le generazioni.
Sempre in riferimento all’Opera, il 15 settembre viene celebrata la memoria di Maria SS.ma Addolorata che il Fondatore volle come speciale protettrice. Fin dagli inizi, infatti, Don Luca concepì l’azione apostolica delle cooperatrici come una reale partecipazione alla maternità spirituale di Maria. Altre ricorrenze commemorative sono il 22 gennaio, anniversario della nascita di Don Luca e il 18 aprile, anniversario della sua morte.