Statuto-Appendice

Breve di lode della Pia Opera di S.Dorotea

GREGORIUS PP XVI
DILECTIS FILIIS
LUCÆ ET MARCO E COMITIBUS PASSI
PRESBYTERIS BERGOMATIBUS

Salutem, et Apostolicam Benedictionem.
Inter præcipuas curas, quibus pro sollicitudine omnium Ecclesiarum Nobis, Deo Auctore, imposita distinemur, haud infimum tenet locum Christiana Institutio puerilis ætatis, in qua morum honestas, veræque pietatis cultus in reliqua hominis vita vel maxime nititur.
«Adolescens enim juxta viam suam, etiam cum senuerit non recedet ab ea» (Prov. 22,6).
Itaque ut primum ante plures annos, perlatum ad Nos fuit de peculiari studio, atque industria a Vobis, dilecti filii, in puerorum utilitatem, non uno in loco, salubriter collocata, lætati plurimum in Domino fuimus, et Nostrorum Præcessorum exempla sequuti, sacros Indulgentiarum thesauros in eorum favorem pro quibus postulatæ illæ fuerant, libenter reseravimus. Longe autem major consolatio modo Nobis accessit, cum Venerabiles Fratres Nostri S.R.E. Cardinales, Episcoporum, et Regularium consultationibus præpositi cognoverunt de pio illo vestro Instituto, a Sancta Dorothea nuncupato, quod puellis speciatim ad religionem, et virtutem informandis comparatum est; et perspicientes uberem fructum, quem plures sacri Pastores ex eo in suis Diœcesibus extitisse testantur, auctores Nobis fuerunt, ut benediceremus operi vestro, vosque ipsos ad opus idem sub Episcoporum auctoritate, urgendum magis, ac dilatandum, adhortaremur.
Nos igitur Cardinalium eorundem probata sententia, nostris hisce Litteris commendamus, plurimaque in Domino laude prosequimur memoratum pium Institutum, quod scilicet in eo in primis positum est, ut in quavis Parœcia seligatur ex sententia Parochi mulier aliqua spectatæ virtutis; quæ aliis porro ejusdem probitatis fœminis suam operam conferentibus, puellas cujusque conditionis, accepto tamen uniuscujusque parentum consensu, instruendas, et leni quadam, facilique ratione informandas ad virtutem, atque a circumstantibus periculis tuendas suscipiant. Utinam perficiatur adhuc, Deo dante, istud tam salutare opus, et Parochorum connitentibus studiis, ac Venerabilibus Fratribus Episcopis pro suo munere advigilantibus, longe lateque ampliora in dies incrementa accipiat.
Hoc Nos a Patre misericordiarum, per Jesum Christum Filium suum in omni oratione, et obsecratione cum gratiarum actione supplices petimus. Atque interim vobis, dilecti filii, qui ejusmodi operis institutione bene adeo de religione, morumque honestate meriti estis, et cunctis qui eidem operi se addixerint nec non puellis quarum curam susceperint, benedictionem Apostolicam, cum veræ omnis prosperitatis voto conjunctam, toto paterni Cordis affectu impertimur.

Datum Romæ apud Sanctum Petrum die 19 Maii 1841, Pontificatus Nostri anno undecimo.
GREGORIUS PP. XVI.

GREGORIO PP. XVI
AI DILETTI FIGLI
LUCA E MARCO DE’ CONTI PASSI
SACERDOTI DI BERGAMO

Salute, ed Apostolica Benedizione.
Fra le principali cure delle quali ci troviamo circondati per la sollecitudine di tutte le Chiese a Noi dalla divina Provvidenza addossate, non tiene certo l’ultimo luogo la Cristiana instituzione della età puerile dalla quale l’onestà dei costumi, e la pratica della vera pietà anche in tutto il restante della vita grandemente dipende; imperocché il giovanetto presa che abbia sua strada non se ne allontanerà nemmeno quando sarà invecchiato (Prov. 22,6). Pertanto, diletti figli, appena giunse a nostra cognizione, parecchi anni sono, il vostro interessamento, e le particolari industrie in più luoghi salutevolmente da voi adoperate a pro dei fanciulli, moltissimo ci siamo rallegrati nel Signore, e seguendo gli esempi de’ nostri Predecessori volentieri abbiamo dischiusi i sacri tesori delle Indulgenze in favore di quelli per i quali furono domandate. Ma una consolazione di gran lunga maggiore si aggiunge a Noi ora, che i Venerabili Nostri Fratelli Cardinali di Santa Romana Chiesa che appartengono alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, preso ad esaminare il vostro Pio Instituto denominato di S. Dorotea, stabilito specialmente per formare alla Religione, ed alla virtù le fanciulle, e conoscendo il gran frutto che molti Sacri Pastori attestano di avere ottenuto per mezzo di esso nelle loro Diocesi, ci consigliarono perché benedicessimo l’Opera vostra ed esortassimo Voi stessi a portar innanzi, e a dilatare sotto l’autorità dei Vescovi questa Opera medesima. Noi dunque, approvato il giudizio dei medesimi Cardinali con queste nostre Lettere commendiamo, e con molte lodi nel Signore magnifichiamo il memorato Pio Instituto il quale principalmente consiste nello scegliere in ciascuna Parrocchia coll’approvazione del Parroco qualche donna di specchiata virtù la quale con l’aiuto di altre donne di eguale probità, prenda cura delle fanciulle di qualsiasi condizione, riportatone il consenso dei loro parenti, affine di istruirle, e in una maniera dolce e facile informarle alla virtù, e difenderle dai circostanti pericoli. Piaccia al cielo, che quest’opera tanto salutare coll’aiuto di Dio si perfezioni ognor più, e mediante le raddoppiate sollecitudini dei Parrochi, e la vigilanza dei Venerabili Fratelli i Vescovi giusta il loro ministero, largamente si estenda, diffonda, e prenda ogni dì più maggiore incremento.
Tutto questo Noi domandiamo supplichevoli al Padre delle misericordie per Gesù Cristo suo Figliuolo con ogni orazione, ed istanza, e rendimenti di grazie. Frattanto a Voi, diletti figli, che per l’istituzione di tale Opera siete tanto benemeriti della Religione, e della onestà dei costumi; e a tutti quelli, che a questa opera si sono consacrati, non che alle fanciulle delle quali abbiamo preso la cura, compartiamo con tutto l’affetto del cuore paterno l’Apostolica Benedizione accompagnata dal voto di ogni vera prosperità.

Dato a Roma presso S. Pietro il dì 19 Maggio 1841, del Nostro Pontificato anno XI.
GREGORIO PP. XVI