
DA PARTECIPANTI IMPEGNATI A PROTAGONISTI CORRESPONSABILI
Ospiti della casa per ferie Seraphicum di Roma, io e mio marito abbiamo partecipato alla Speciale Assemblea. Già l’aggettivo faceva intuire che qualcosa di particolare, di insolito e veramente significativo ci attendeva. Intanto, grande è stata la gioia nel ritrovare vecchi compagni di viaggio con cui, in passato, abbiamo condiviso tante emozioni, tanti momenti belli, ma soprattutto camminato insieme, sulle orme di don Luca Passi, vivendone e mettendone in pratica il carisma. È stato bello poi conoscere nuovi cooperatori. Abbiamo subito ritrovato il clima conviviale ed accogliente, a noi tanto caro, a cui ci hanno abituato le nostre suore, che ha rafforzato in noi la consapevolezza di far parte della stessa grande famiglia. La sera dell’arrivo, accolti da Lucia Tramonte, referente nazionale, intorno ad un ottimo tè e ai dolcetti tipici delle zone di provenienza dei partecipanti, siamo stati messi al corrente di come si sarebbero svolti i giorni nella capitale. Abbiamo così potuto riallacciare quei rapporti fisicamente interrotti per troppo tempo durante la pandemia. Sabato, dopo un’abbondante colazione e la recita delle lodi, abbiamo provato una grande commozione quando è stata ricordata la figura di suor Gina Simionato di cui ci è stata regalata un’immagine. Con i saluti ufficiali di Lucia sono iniziati i lavori dell’assemblea, detta “speciale” perché voleva mettere insieme l’assemblea annuale, prevista dallo statuto, ed il ritrovarsi delle giornate di spiritualità che, purtroppo, sono mancate negli ultimi due anni per i noti problemi.
La giornata è proseguita con il professor Emanuele Carbonara che, con una modalità accattivante e coinvolgente, ci ha aiutati a distinguere tra l’essere partecipante e l’essere corresponsabile. In questo particolare momento storico che stiamo vivendo, l’OSD, adeguandosi alla Chiesa in cammino, si pone come obiettivo il passaggio dall’essere partecipanti impegnati a protagonisti corresponsabili. Ora è il tempo di agire, di muoversi con una maggiore consapevolezza rispetto al passato, per cogliere domani frutti maggiori. Il corresponsabile non si limita a condividere, a portare il proprio contributo, ma si adegua ai bisogni altrui, rende conto del proprio operato ed è coinvolto eticamente.
Nel pomeriggio, suor Silvia Antonetti, con la perizia, il linguaggio semplice e la simpatia che la contraddistinguono, attraverso il racconto di Giona, ci ha portati a dialogare con noi stessi sul rapporto che abbiamo, nella nostra vita, con la Parola.
Attraverso l’analisi dei seguenti verbi:
- Imbarcati…imbàrcati
- Scendi
- Vieni allo scoperto
- Slegati…slégati
ci ha sollecitato a guardare dentro di noi, a prendere consapevolezza di molti aspetti della nostra vicenda umana, della nostra storia di cristiani e cooperatori. Anche noi, come Giona, ci lamentiamo di continuo, siamo legati a schemi rigidi e condizionati dal pensiero degli altri; anche noi spesso scendiamo nell’abisso da cui è molto difficile risalire. Ed ancora, anche noi abbiamo paura di esporci e spesso basiamo le nostre conoscenze sul “sentito dire”. Bisogna “Rinascere alla fede: ripartire dall’Amen”, come ci disse don Mario alle giornate di spiritualità a Briatico, sull’esempio della figura biblica di Giona.
Il momento ricreativo seguente ha riguardato un’interessante, piacevole ed istruttiva visita guidata al quartiere dell’EUR. Solitamente a Roma le visite riguardano monumenti della storia antica; questa volta siamo andati a vedere una zona progettata nella prima metà del secolo scorso, che ospita alcuni esempi di architettura monumentale.
Non avremmo mai pensato di provare tanto stupore di fronte ad edifici che, sia a causa del periodo storico in cui sono stati costruiti e sia per gli architetti progettisti associati al regime, sono stati svalutati e dimenticati.
La messa della domenica, celebrata dai frati cistercensi all’abbazia delle Tre Fontane ed accompagnata dal canto gregoriano, ha contribuito a farci interiorizzare ciò che avevamo ricevuto durante gli incontri.
La presentazione sia delle attività in corso che delle prospettive per il prossimo anno, fatta dalla referente nazionale, ha concluso i lavori della Speciale Assemblea, consolidando in tutti i partecipanti il desiderio e la convinzione di continuare il percorso dell’OSD. Siamo tornati a casa con la convinzione che, in quanto cristiani battezzati, siamo tutti corresponsabili. Noi non siamo informatori scientifici, ci è chiesto semplicemente di annunciare ciò che viviamo senza macchiarci di protagonismo. In conclusione, abbiamo vissuto un clima fatto di partecipazione attiva ed armonia organizzativa, sostenuti da valori condivisi.
Antonietta Balestra