
CAMMINARE INSIEME: LA SORPRESA DI OGNI INCONTRO
Dopo 2 anni di stop, a causa del Covid, sono riprese le giornate di spiritualità. Dal 22 al 26 luglio un gruppo di Cooperatori e suore, provenienti da varie parti d’Italia, si sono ritrovati a Camposampiero, vicino Padova, per vivere insieme un’esperienza gioiosa, di fraterna amicizia.
Occhi negli occhi, mani nelle mani, è stato emozionante riassaporare quell’atmosfera familiare che ti fa sentire subito a tuo agio, a casa, tra amici vecchi e nuovi.
Facendo riferimento al tema scelto del “camminare insieme”, per noi è stata preparata una modalità inedita, fatta di continue sorprese!
A questo ha contribuito, significativamente, don Silvano Berto, nostra guida di questi giorni preziosi, che ci ha accompagnato in un doppio percorso.
Ci ha fatto incontrare la figura e l’esperienza di S. Antonio a partire dal luogo in cui eravamo ospiti, dove sorgono due santuari Antoniani; a Padova, la chiesa dell’Arcella dove morì e, concludendo l’itinerario, la grande Basilica dove è sepolto.
Un frate, di volta in volta, ci aiutava ad approfondire la nostra conoscenza su di lui, sorprendendoci della sua storia e di quanto poco, in verità, ne sapevamo.
L’altro percorso ci ha portato a immergerci col tema scelto.
Dapprima , don Silvano ci ha messo alla prova con un gioco d’abilità che ci ha fatto percepire che solo collaborando tra noi, prendendoci cura l’uno dell’altra, saremmo riusciti a portare a termine il gioco stesso e sorprendendoci dei risultati ottenuti.
In un secondo momento, soffermandoci su alcuni passi della Genesi, (inizio di ogni sorpresa!) c’è stato consigliato di coltivare un atteggiamento del cuore allo stupore; ciò ha sollecitato in noi un altro modo di vedere le cose, interrogandoci sul nostro essere cristiani e Cooperatori soprattutto riguardo ai nostri destinatari preferiti: i giovani. Senza nascondere loro le nostre fragilità, non ha senso mostrare una sicurezza finta. Essi cercano cuori disponibili all’ascolto, scappano da parole vuote e sono attirati da parole di senso. Tutti dobbiamo recuperare, rimetterci in gioco nell’ evangelizzare. Ci dobbiamo far sorprendere dalla “Parola” e se c’è bisogno, fare un passo indietro per poter essere più raggiungibili, spronando la loro creatività, sostenendoli nel realizzare i loro sogni. Alimentando e proteggendo “l’Albero della Vita” che non è qualcosa, ma Qualcuno, diventeremo adulti significativi.
Tutto ciò lo abbiamo vissuto, nutrendoci della preghiera, della S. Messa e della parola di don Marco.
Non sono mancati momenti di convivialità e di festa; con le suore di Padova che ci hanno accolto nella loro casa e offerto la pizza; con la banda di Teolo che ci ha rallegrato con un piccolo concerto, tutto per noi. E’ tutta per noi anche la visita al Battistero della Cattedrale, in notturna, insieme a don Gianandrea Di Donna che ci ha introdotto a gustarne la bellezza straordinaria e travolgente. Ci siamo sentiti avvolti da quel luogo sacro, dove al centro di esso si incontrano Dio e l’uomo, riportandoci a fare contatto con la grazia del Battesimo.
L’incontro più sorprendente, perché reale e concreto, probabilmente è stato quello con la fondazione religiosa O.P.S.A. Struttura che ospita persone con gravi disabilità psicofisiche e che la testimonianza di volontari che mettono la loro vita a servizio degli altri, ci ha dimostrato una volta di più che con l’aiuto e la collaborazione di tutti si possono compiere miracoli.
Teniamoci stretti questi giorni, custodiamoli, facendo nostro l’augurio di don Silvano (non finiremo mai di ringraziarlo!) a “stare dritti’ davanti alla vita bella del Vangelo.
Torniamo a casa con un cuore grato per l’esperienza vissuta, consapevoli del fatto che stare insieme ci fa più belli, gioiosi, felici.
Proprio come Dio ci ha sognati.
Angela Leo.