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Chiusura percorso formativo 2023 – 2024

noi vogliamo continuare … a tessere relazioni evangeliche

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Incontro finale gruppi di Lucca e Viareggio

Sabato 1 giugno le Cooperatrici OSD di Lucca e Viareggio si sono ritrovate per una giornata di fraternità tra i gruppi e con la comunità di Suore Dorotee di Castell’Arquato e le cooperatrici di questo bellissimo Borgo medievale immerso nel verde.

Alle 7, già pronte per la partenza in pullman, con noi cooperatrici anche Suor Lucia Sabbadin e suor Paola Rabacchi, animatrici dei gruppi. A completare la brigata alcuni familiari, amiche e amici simpatizzanti che condividono con noi il percorso formativo, giunto al termine e culminato con questa bella gita.

Giunti a Castell’Arquato, il sole e il cielo limpido hanno fatto da cornice al gruppo vociante che è stato accolto nella bella e antica casa delle Suore Dorotee. Subito dopo ci siamo recati presso la Collegiata dove abbiamo incontrato le cooperatrici locali e insieme abbiamo vissuto l’Eucarestia celebrata dal Parroco Don Giuseppe Rigoli, il quale dopo la celebrazione ci ha illustrato le bellezze della Collegiata romanico longobarda e del Chiostro annesso, spiegandoci in maniera chiara ed esaustiva la sua antica storia.

Al termine di un giro per le vie del piccolo Borgo, abbiamo pranzato presso la casa delle suore. Dopo il pranzo abbiamo visitato la casa e ricordato le 7 suore decedute nei primissimi giorni della pandemia di COVID.

Alle 15 tutti pronti per la visita guidata alla Rocca viscontea. La guida ci ha spiegato storia ed evoluzione del Borgo, illustrandoci le tattiche di alta ingegneria militare dei Signori del tempo, i Visconti di Milano. Tanti scatti di foto alle bellezze circostanti, tra antica architettura e natura lussureggiante.

Come tutte le cose belle, anche la nostra gita si stava per concludere con il viaggio verso le nostre città, quando una sosta imprevista e davvero gradita presso l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba ha deliziato tutti. Visita breve ma davvero incantevole. All’interno della stupenda Abbazia, voluta da San Bernardo, era stata allestita la famosa “Infiorata” del Corpus Domini, che tutti noi abbiamo potuto gustare e fotografare, insieme al bellissimo chiostro e all’intero complesso abbaziale, denso di storia e di grande devozione.

Arrivati a Viareggio abbiamo salutato i nostri amici versiliani e a Capannori tutti gli altri, tra sorrisi, abbracci e riconoscenza reciproca per l’esperienza vissuta, la promessa di continuare la nostra esperienza nel nome del nostro fondatore il Beato Luca Passi, che son sicura, in un angolino del pullman, ci ha tenuto amorevole compagnia.

Giovanna Tramonte

 

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Incontro finale gruppo del Molise

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Incontro del gruppo di Chieti con un caro saluto a tutti i cooperatori/cooperatrici 🌹🍎

La nostra uscita per rivivere il nostro cammino

Ormai per noi è solito ed allora anche giovedì pomeriggio (scorso) noi Cooperatrici, con il nostro parroco don Michelangelo, da Chieti ci siamo recate in una bellissima isolata ed accogliente Abazia, Santa Maria Arabona, su una collina circondata da un grande giardino ricco di verde e fontane; un luogo che ispira e invita a silenzio preghiera meditazione.  Presentato dal nostro parroco “come vivere l’incontro”, in silenzio e in raccoglimento abbiamo  ripercorso il nostro cammino annuale, chiedendoci cosa ci ha dato,  cosa abbiamo donato, se ha arricchito e cambiato la nostra vita “spirituale”, cosa sentiamo di “nuovo” dentro di noi e nella nostra quotidianità, nelle relazioni; se ci sentiamo “Tessitori di Relazioni Evangeliche” e si siamo chieste: “Da quelli delle Via” siamo diventate “Custodi di fratelli e di sorelle?” Serenamente abbiamo poi condiviso le nostre riflessioni, rivelando sì i nostri limiti, ma con gioia abbiamo illustrato i passi, che abbiamo fatto e che conserviamo dentro di noi. Il cammino di questo anno è stato ancora più profondo di quelli passati, grazie anche a guide preziose: la Parola di Dio, le parole di papa Francesco, del Beato don Luca e del nostro parroco, sempre partecipe dei nostri incontri. Infine tutte noi concorde nel dire che il cammino ci  “ha fatto bene”, perché ci ha rese  più “ricche spiritualmente”.  Un buffet preparato da noi cooperatrici ha concluso un pomeriggio indimenticabile.

Da tutte noi un grazie di cuore, ad Eva, alle Suore e alle Amiche Cooperatrici, del bellissimo “Percorso formativo profondo e arricchente”, che ci ha donato momenti di grande condivisione fraternità serenità.

Anna Guerra      

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Gruppo OSD Vobarno – Rezzato incontro al Santuario di Paitone – Brescia il 12 Maggio 2024.

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Ultime notizie dall’Africa

L’OPERA si diffonde OLTRE i nostri “confini”

Pubblichiamo integralmente il racconto di sr Elisabeth che ha accolto la proposta di Don Luca Passi e segue il gruppo dei laici Cooperatori a Kindu nella Repubblica Democratica del Congo (oltre 1200 km di distanza). Sorprende scoprire che niente impedisce allo Spirito di raggiungere ogni realtà ed è bello leggere la ricca esperienza di questo gruppo, ciò che vive questa sorella: il  sostegno, l’accompagnamento, il lasciarsi toccare dal dono profetico del nostro fondatore, l’esperienza di essere Chiesa.

Desideroso di  trovare chi potesse accompagnare i Cooperatori dell’OSD nella Diocesi di Kindu, il parroco della Cattedrale dell’epoca, aveva visto bene che una suora della Congregazione De Notre Dame du Bon Conseil di Kindu, potesse farlo. La scelta é caduta su di me. Considero questa scelta come una grazia. All’inizio mi nutrivo della lettura dei documenti dell’OSD messi a mia disposizione. I contenuti interessanti, mi hanno permesso di accompagnare i Cooperatori e di alimentare la mia anima.

In dicembre 2013 e in gennaio 2024, da Bukavu sono venuti dei membri dell’OSD per dei momenti di formazione del gruppo dei cooperatori. E’ stata un’esperienza molto ricca per il gruppo locale e anche per me.

Le ragioni che hanno spinto don Luca Passi a fondare l’OSD sono sempre di attualità:

  • il contesto socio-ecclesiale caratterizzato da povertà morale e sociale generalizzata;
  • mancanza di punti di riferimento per la formazione della gioventù;
  • l’abbandono dei giovani a se stessi;
  • lo sfruttamento della donna.
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Il Beato Luca Passi, voleva un servizio di carità spirituale e la formazione ai buoni costumi dei giovani, illuminato dalla luce dello Spirito, attraverso la parola: “Va’ e correggi tuo fratello” (Mt 18, 15-18).

L’ OSD oggi e domani é :

  • un’Opera Ecclesiale-Apostolica-Educativa;
  • un’Opera di Carità spirituale;
  • una Guida piena di amore che facendo strada con il viaggiatore l’accompagna;
  • uno stile di amicizia che si fonda sulla correzione evangelica del fratello.
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Ho scoperto che: per don Luca Passi il “fratello” é un sacramento, porta l’immagine divina spesso macchiata dal peccato a causa dell’ignoranza religiosa. Immagine che bisogna recuperare e difendere grazie alla partecipazione attiva di tutti quelli che sentono la responsabilità battesimale verso gli altri e particolarmente verso i giovani.

La Parola evangelica: “Va’ e correggi il tuo fratello” che troviamo nel Vangelo di Mt 18, 15, é il nucleo ispiratore intorno al quale il Fondatore ha costruito una strategia pastorale che ha lo scopo di mettere vicino ai giovani dei “compagni di cammino” che facciano loro sperimentare la bellezza di sapersi amati e salvati. La correzione fraterna aiuta ogni Cooperatore a conoscere i suoi difetti e a correggersi. Essa sviluppa la carità e l’umiltà, virtù importanti nella vita di ogni cristiano.

Il Fondatore raccomandava alle Suore e alle Cooperatrici l’esercizio assiduo della CEF e voleva che si praticasse anche nei suoi confronti.

Come suora della Congregazione di Notre Dame du Bon Conseil di Kindu, questo contatto col Fondatore dell’OSD, mi permette di appropriarmi dei suoi bei messaggi, di fare sempre un bell’ esame di coscienza su me stessa, cosa non facile se non si arriva a tenere lo sguardo fisso su Gesù Cristo, Lui che é il fondamento della nostra fede e che la porta al suo compimento”, come dice S. Paolo.

Siamo chiamati ad essere uomini e donne di profonda vita interiore; ad armonizzare la nostra vita interiore e la nostra azione così che quest’ultima rinforzi la nostra vita interiore e la renda più significativa. Don Luca credeva fermamente in quello che predicava ed era il primo a praticarlo: l’amore di Dio e del prossimo, la bontà, il perdono, l’umiltà e il distacco dai beni della terra.

Va’ e correggi tuo fratello, suppone cercare ed esercitare la carità spirituale coltivando la passione per la Parola di Dio ascoltandola, meditandola e vivendola. Per evangelizzare gli altri bisogna essere evangelizzati di noi stessi, avere un cuore vestito, nutrito e protetto dal Cuore di Gesù. La carità e l’umiltà possono rendere possibile un atto autentico di correzione che é sempre frutto della grazia. Il Beato Luca Passi era lui stesso un uomo di grande umiltà.

Notre Dame du Bon Conseil, come buona educatrice, ci insegna a restare in ascolto del suo Figlio Gesù Cristo per fare tutto quello che ci dirà. Il Beato Luca Passi ci presenta la Vergine Maria ai piedi della Croce, quando il Cristo morente l’ha costituita Madre di tutti gli uomini. L’ha scelta come speciale protettrice dell’Opera di Santa Dorotea, noi andiamo da lei. È presente nella mia vita.

Sono chiamata a bruciare come fuoco per accendere i cuori e ad avere la passione per i fratelli e sorelle soprattutto per i più deboli, i più poveri come Santa Dorotea, patrona dell’Opera. Sento che anch’io posso far mia la sollecitudine di Gesù per la salvezza degli uomini e donarmi con dei gesti concreti di amore al fine di collaborare con Dio per la salvezza dei fratelli.

Sono contenta di essere accompagnatrice dell’OSD nella Diocesi di Kindu. Correggere gli altri è facile ma accettare le correzioni che vengono dagli altri è difficile. Grazie agli insegnamenti e alla preghiera di adorazione, posso guardare in faccia i miei sbagli e accogliere i consigli del Maestro o dagli altri.

Ringrazio la Famiglia dorotea per il sostegno, l’amicizia, le preghiere, la solidarietà nel cammino dei Cooperatori dell’OSD nella Diocesi di Kindu. C’è il dono della speranza in questi giovani che desiderano una conversione profonda in loro stessi attraverso il Vangelo, e un rinnovo della vita cristiana al servizio della costruzione della comunione nella Chiesa.

Suor Elisabeth KUYALU

Congregazione di Notre Dame du Bon Conseil de Kindu (RDC)

Accompagnatrice del gruppo dei Cooperatori OSD

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Brescia – COMUNITÀ IN CREDITO DI AMORE

Brescia, 9 giugno 2024

COMUNITÀ IN CREDITO DI AMORE

Insieme per concludere il percorso annuale: Punto… e a capo

L’appuntamento del 9 giugno ha riunito i gruppi di Brescia e dintorni, Valle Trompia e Calcinate. Siamo arrivati alla spicciolata, ma con una finalità comune: condividere la giornata conclusiva del percorso di quest’anno.   

Il volantino dell’invito portava al centro l’immagine colorata di un campo di grano, illuminato dall’intensità di un cielo pieno di luce.  

In sala, una sorpresa altrettanto bella: avremmo ascoltato e lavorato attorno a dei tavoli rotondi. Il messaggio circolò in un istante: ci attendeva un confronto alla pari guidato da una “compagna di viaggio”, la dott.ssa Chiara Buizza della Caritas di Brescia, che ci avrebbe aiutato a condividere la bellezza della nostra vocazione di tessitori di relazioni evangeliche, in altre parole tessitori di carità.

Ognuno aveva davanti a sé una tovaglietta che riportava il titolo dell’incontro “Comunità in credito di amore”, l’espressione Punto e a capo e il tracciato di una cornice che Chiara ci aiutò ad animare.

Era la cornice di una comunità in credito di amore, che stava per mettere un punto sul calendario degli incontri, consapevole che non era una battuta di arresto, ma una spinta a guardare in una prospettiva nuova, dove lo spazio della carità rivela l’inedito dei piccoli gesti che cambiano il mondo.   

In clima di dialogo e di scambio, Chiara ci ha aiutati a dare un nome ai quattro lati di quella cornice che racchiudeva l’immagine promettente e piena di luce di una distesa di grano.

Poveri… noi. Solo riscoprendoci dentro questa beatitudine riusciamo a tessere il filo di una carità inclusiva fatta di parole belle che diventano gesti.  

Gesti: sono le piccole cose a cambiare il mondo.  

Insieme diventiamo testimoni della missione che ci anima: impariamo ad ascoltare Storie che nutrono, vissuti che interpellano, racconti densi di vita; a sussurrare parole che salvano.

Il noi è il soggetto della carità.    

Punto e… a capo!

Come i discepoli attorno alla mensa, abbiamo accolto l’invito a guardarci e a guardare i fratelli in una prospettiva nuova. Una riga più in basso… dove la carità incontra la vita.

Un grazie e un augurio a tutti noi!

Suor Assunta Tonini 

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Dalla Calabria

Giorno 1 giugno, noi Cooperatori dell’Opera di Santa Dorotea di Taverna, Pentone e Catanzaro Lido ci siamo ritrovati tutti insieme a conclusione del cammino formativo di quest’anno che ha avuto come tema “ Tessitori di relazioni evangeliche “ . L’incontro è avvenuto in una splendida, suggestiva cornice naturale del Centro Visite “ Antonio Garcea”  di Monaco nel Parco Nazionale della Sila, dove abbiamo potuto gustare le meraviglie che madre natura ci offre: sole, melodioso cinguettio di uccelli , aria salubre. In un clima di silenzio, invitate da Suor Carla e Suor Silvia abbiamo riflettuto sul vero significato di “ relazione evangelica” , che per tutti significa “ relazione basata sul perdono, sull’accoglienza,  sull’amore gratuito, sul dare senza aspettarsi nulla in cambio.”

Per poter tessere relazioni bisogna essere capaci di amare , essere conciliati con se stessi e con il Signore, quindi capaci di servire con umiltà, di ascoltare l’altro in maniera attiva, cioè ascoltando chi si ha di fronte non solo con il cervello ma anche con il cuore nella consapevolezza che la relazione accresce entrambi; camminare a fianco dell’altro per sorreggere ma anche per essere sorretti in un rapporto tra fratelli. E’ quanto ribadito da don Antonio nell’omelia al termine dell’incontro : tre sono gli atteggiamenti da assumere in una relazione : correggere ,farsi correggere, tenere sempre le porte aperte.

Dopo aver letto il racconto di alcune esperienze vissute da suore e laiche, abbiamo riflettuto su di esse e  ci hanno fatto capire che  quanto hanno vissuto queste persone si può declinare nelle parole “ amore, accoglienza, donarsi agli altri senza aspettarsi nulla in cambio “.

Al termine della celebrazione eucaristica c’è stata la consegna di braccialetti realizzati con fiori  all’uncinetto, che , hanno rappresentato per  tutti l’intreccio di relazioni solide e ricche di speranza come i fiori appena sbocciati dalle mani delle abili cooperatrici e  legati in un cerchio indissolubile.

Emozioni, gratitudine e condivisione, le parole chiave di una giornata che lascia un segno indelebile in ognuno di noi

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Incontro presso la comunità il Mandorlo a Treviso

Arriviamo anche noi cooperatori OSD di Peseggia con le foto del nostro ultimo incontro tra gruppi a Treviso …nella gioia della condivisione fraterna impariamo a perdonare 70 volte 7 🤗🙏

Domenica 16 giugno, presso la Comunità “Il Mandorlo” a Treviso, si è svolto l’incontro conclusivo del percorso formativo per i Cooperatori dell’opera di Santa Dorotea, residenti in Veneto e in Emilia Romagna. Il programma della giornata aveva per tema “Una tunica senza cuciture. In credito d’amore: 70 volte 7” e si è articolato in due momenti principali: al mattino, sotto la guida di Suor Giuseppina Marin e Suor Giancarla Barbon, prima del pranzo in condivisione, i convenuti, suddivisi in gruppi, riferiti ai personaggi della Bibbia (Giacobbe, Giuseppe, Giuda, I fratelli di Giuseppe, I figli) hanno riflettuto seguendo la traccia dei quesiti: quali aspetti della vicenda ritrovo in me; quali passaggi conducono al perdono; il 70 volte 7 che forma prende nella vita del personaggio? Sono emersi alcuni sentimenti comuni: l’invidia e la gelosia per il bene dell’altro, il calcolo, la manipolazione, il tradimento e le rotture nelle relazioni. Durante la sintesi è emerso che il cammino di liberazione inizia quando ci si mette nelle condizioni di ricevere e donare il perdono, ovvero di ricucire gli strappi causati da tutte le nostre fragilità. In seguito, durante la ripresa pomeridiana, prima della celebrazione eucaristica conclusiva, un mantello candido è stato steso su un tavolo, sopra tutte le stoffe, che erano state cucite insieme e rappresentavano i vari gruppi di Cooperatori uniti nella sequela del carisma del Beato Don Luca Passi. La tunica è un tema ricorrente nella Bibbia, a cominciare da Elia fino ad arrivare a Gesù, e per noi rappresenta la protezione, l’unione, la bellezza, la grandezza, l’identità, la purezza, il perdono, la preparazione alla Santa Messa, che sola autenticamente risana e riunisce nel Suo Nome.

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Dai Cooperatori di Monterotondo

Per noi cooperatori di Monterotondo la giornata conclusiva del percorso formativo ha sempre privilegiato lo stare insieme, la condivisione e la gioia di appartenere ad un’unica famiglia: la famiglia dorotea.

Domenica 23 giugno ci siamo ritrovati nel Santuario di Vescovio, in provincia di Rieti, con le suore che ci hanno accompagnato negli incontri programmati per l’anno trascorso, per partecipare alla Messa. Siamo partiti con grande entusiasmo, confortati dalle parole di San Paolo “se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” e forti della fede in Colui al quale “anche il vento e il mare gli obbediscono”.

Il pranzo è stato il momento centrale della giornata e come già altre volte lo abbiamo condiviso in allegria, sotto un fresco porticato, nella casa di campagna di Stefano e Adalgisa, non lontano da Vescovio.      

Veramente in quella condivisione si fa esperienza di comunità e di quanto sia bello essere come un’unica famiglia. Mettere in comune le cose che ognuno ha preparato per il pranzo non solo moltiplica le prelibatezze cucinate, ma favorisce il rafforzarsi dell’amicizia.

Nel pomeriggio abbiamo ripreso i temi degli incontri di formazione dell’anno, utilizzando ognuno un oggetto che simboleggiava il cammino percorso.

Con questa modalità è stato più facile sottolineare gli aspetti che maggiormente avevano fatto riflettere tra i vari argomenti affrontati.

E’ emerso quindi che considerata la nostra fragilità, abbiamo bisogno di relazioni vere, basate sulla comprensione reciproca e sulla capacità di perdonarsi. Accogliere l’altro non sempre è facile, per questo è indispensabile il sostegno della parola del Signore e l’aiuto dello Spirito Santo.

Quando si sta bene insieme il tempo scorre veloce e presto è arrivata l’ora di tornare a casa.

La cosa sorprendente è stata che dopo aver mangiato a sazietà, dividendoci gli avanzi, ognuno ha avuto il necessario per il pranzo del giorno dopo. Come nel racconto evangelico della moltiplicazione dei pani, la condivisione ha moltiplicato la forza del gruppo e certamente nulla di questa giornata (oltre al cibo) è andato perduto.

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